Robert De Niro e il film su suo padre:
"Era un artista incompreso e gli devo tutto"

Robert De Niro e il film su suo padre: ​"Era un artista incompreso e gli devo tutto"

di Michela Greco
ROMA - Così lontani, così vicini, i due Robert De Niro. L'attore di fama planetaria e suo padre artista, che la fama l'ha solo sfiorata, erano uniti da un comune fuoco creativo ma divisi da molte cose della vita, come si vede nel documentario Remembering the Artist Robert De Niro, Sr di Perri Peltz e Geeta Gandbhir, che l'interprete di Taxi Driver ha accompagnato ieri a Roma per l'anteprima europea organizzata al Maxxi dalla Fondazione Cinema per Roma.





L'attore americano che ha segnato la storia del cinema degli ultimi 40 anni aveva visto il film in una proiezione privata, domenica, in compagnia di Ben Stiller - nella Capitale per i sopralluoghi di Zoolander 2 - mentre ieri pomeriggio si è raccontato al pubblico romano. «Roma è una bellissima città e ci ho girato diversi film: quale posto migliore per presentare questo?», ha detto dopo aver mostrato l'avventura esistenziale del padre, un uomo che ha dato tutto per l'arte, senza ricevere in cambio ciò che pensava di meritare.



Negli anni 50 De Niro Sr era tra i più apprezzati pittori figurativi newyorchesi, ma fu travolto dal successo della Pop Art e dal suo carattere schivo, dalla depressione, dalla difficoltà di accettare la sua omosessualità: tutte cose che lo portarono presto nell'ombra. «Volevo questo film per portare avanti l'eredità di mio padre, perché lo conoscessero i miei figli e i miei nipoti – ha raccontato commosso – L'ho sentito come un dovere, devo tutto a lui e mia madre».



Lei, Virginia Admiral, era a sua volta pittrice, il che diede un impulso decisivo alle inclinazioni del futuro premio Oscar: «Ci sono persone che entrano nel mondo dell'arte - ha spiegato - per sfuggire a origini soffocanti e magari vanno a New York per esprimersi. Nel mio caso sono stati i miei ad andare a New York e io ero il prodotto di loro due, infatti quando ho annunciato che avrei fatto l'attore non mi hanno detto di trovarmi qualcosa di più concreto. Lo stesso faccio con i miei figli: l'importante è fare ciò che si ama».



Non c'è mai stata, però, la pittura tra le cose che ama il pugile di Toro scatenato – «mi sarebbe piaciuto, ma non avevo interesse», ha detto, e nemmeno un vero dialogo, tra lui e Senior, sulle loro rispettive arti: «Non parlavamo molto delle mie interpretazioni, né delle sue opere, ma sapevo che era fiero di me».

L'omosessualità del padre, invece, l'attore l'ha scoperta da adulto: «Non ne sapevo nulla da piccolo, l'ho capito lentamente crescendo, mio padre non me ne ha mai parlato».
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Novembre 2014, 14:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA