Napoli, arriva l'Antonietta De Lillo-day:
la cineasta presenta due docufilm
“Tra le varie mutazioni che il cinema ha subito con l’avvento del digitale c’è anche quella relativa al concetto di 'originale' - spiega la De Lillo -, Con il digitale non si parla più di originale ma di 'file nativo'. Ebbene la mia idea di progetto partecipato si estende fino alla possibilità che gli autori possano trovare una sponda per realizzare la loro narrazione, il loro film, e poi possano offrire le loro stesse immagini come parte del racconto del film partecipato. Il film partecipato è il fine ultimo del progetto, ma non l’unico. Immagino una bilancia dove da una parte si preserva l’autonomia e l’individualità di ogni singolo racconto e dall’altra si costruisce una narrazione nuova, collettiva e insieme unitaria. Il progetto è rivolto ad autori giovani e meno giovani che possono trovare in tutto questo una 'casa', un luogo dove condividere un’esperienza basata sul rispetto, sul rapporto paritario, dove non si partecipa per affermarsi ma per migliorarsi attraverso visioni differenti.”
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Aprile 2016, 09:28
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