Luke Evans diventa il conte in Dracula
Untold: in sala dal 30 ottobre

Luke Evans diventa il conte in Dracula ​Untold: in sala dal 30 ottobre

di Alessandra De Tommasi
ROMA – La fonte d'ispirazione dei paladini dei fumetti e dei film ha i canini affilati, vive in eterno ed è dotato di poteri sovrumani. Per Luke Evans, ultima incarnazione dei succhiasangue in Dracula Untold (in sala dal 30 ottobre), all'origine di ogni mito moderno ci sono proprio i vampiri.





Il conte Vlad è dunque un eroe?

«Non è un Dio che salva dall'alto, ma usa una forza primitiva per sopravvivere e lottare, come ogni uomo».



Quanto la intrigano i vampiri?

«Queste creature hanno sempre esercitato su di me un certo fascino, da bambino guardavo sempre il cartone del conte Dracula e crescendo ho visto moltissime pellicole che li raccontano».



Perché questo mito continua ad incantare?

«Nella mia versione di Dracula racconto l'uomo dietro il vampiro, con cui tutti noi condividiamo paure e slanci. Lotta e si sacrifica per proteggere la famiglia, quindi spezza il cuore l'immagine di questo padre come tanti ne vediamo attorno a noi, che dopo una giornata di lavoro tornano a casa e mettono a letto i bambini con tenerezza. Pur se in un contesto fantastico, queste storie restano molto realistiche».



Lei cosa teme di più?

«Di perdere la salute: la diamo spesso per scontata ma quando viene meno tutto il resto (ambizioni, sogni, lavoro) sbiadisce. L'unica cosa che mi auguro è di essere felice».



Condivide il pensiero del suo Dracula secondo cui il mondo non ha bisogno di eroi ma di mostri?

«Non c'è bisogno di un altro film d'eroi, ma di aprire gli occhi e riconoscere il male di cui i Tg parlano».

Dare il volto ad un cattivo appaga di più?

«Assolutamente sì: in Fast and Furious 7 lo sarò di nuovo e senza una briciola di bontà».



Spesso le propongono ruoli in costume e torna armato in “Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate”. Macfayden, con cui ha girato “I tre moschettieri”, ha detto che la vera sfida non è tirar di spada ma correre sui tacchi alti. Concorda?

«Sì: la parte più divertente è tutta negli stivali!».
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Ottobre 2014, 11:32
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