Fantasticon Film Fest, il superospite Lamberto Bava: «Felice che i miei film piacciano ancora, oggi manca l'originalità»

Fantasticon Film Fest, il superospite Lamberto Bava: «Felice che i miei film piacciano ancora, oggi manca l'originalità»

di Fabrizio Ponciroli

Cresce l'attesa per l'appuntamento con il Fantasticon Film Fest, la nuova anima cinematografica della Milano Games Week & Cartoomics (24-26 novembre, Auditorium di Fiera Milano Rho, posto all’interno del Centro Servizi adiacente ai padiglioni 9 – 11). Sono stati chiamati ospiti eccezionali, tra cui Dario Argento e Lamberto Bava. Quest’ultimo, regista classe 1944 noto per aver diretto Demoni e Fantaghirò, è una vera leggenda nel mondo degli appassionati dei film horror e non solo.

Che effetto le fa essere uno degli ospiti più attesi del Fantasticon Film Fest?
«Beh, tutti facciamo qualcosa di buono e altro di meno buono. Io ho la coscienza a posto. Sono innanzitutto contento di questa riscoperta del cinema horror italiano anni ’70, ’80 e ’90. Ora non se ne fanno più di film così. Le cose vanno fatte al momento giusto».

Come ha fatto lei insieme al suo grande amico Dario Argento…
«Ci conosciamo dal ‘77/’78. Allora andavo sempre a vedere film e lui era in prima fila. Me lo hanno indicato poi, grazie a mio padre (Mario Bava, grande regista ndr) ci siamo conosciuti. Abbiamo fatto tante cose insieme, siamo amici da una vita».

Ancora oggi alcuni suoi lavori, come Demoni e Fantaghirò, sono amatissimi. Ha tantissimi fan di ogni età…
«Ed è la cosa più sorprendente. Ero in Spagna per un premio e fan molto giovani di Demoni sapevano del film più di me. Idem per Fantaghirò, protagonista a Lucca Comics. Alessandra Martines (protagonista della serie Fantaghirò) è stata una delle mie attrici preferite. Fuori dal set era molto divertente ma, quando c’era da girare, era concentratissima».

Ha lavorato anche con Serena Grandi in Le Foto di Gioia?
“Al tempo era la più pagata, oltre che la più desiderata.

Si sforzava di fare recitare bene, anche se non era il mio modello di attrice ma c’era una certa componente che piaceva al pubblico italiano… Dobbiamo ringraziare Tinto Brass che ne ha scovate tante».

Oggi si preferisce la comodità del divano, piuttosto che le poltroncine del cinema per spaventarsi…
«Guardi, mi stanno un po’ annoiando le piattaforme streaming e lo dice uno che, per primo, ha capito la potenzialità della TV con Fantaghirò. Mi sembra che tutte le serie, soprattutto horror, siano fatte con lo stampino. Si manca di originalità».

Che accadrà al cinema tradizionale?
«Mi pare che, ultimamente, ci sia una sorta di ritorno al medioevo. C’è voglia di tornare a respirare l’atmosfera del cinema, soprattutto dopo il covid ma ci vogliono bei film per avere un grande pubblico».

Intanto i suoi vecchi film vengono riproiettati di continuo…
«Quentin Tarantino ha detto che il mio miglior film è stato Blastfighter. Chissà, magari ha ragione… Io so solamente che, se potessi, rifarei tutto quello che ho fatto per farlo meglio. Un regista vuole sempre fare meglio».

Dobbiamo attenderci qualche sequel dei suoi film?
«No, non amo i sequel e neppure i remake. Preferisco sempre idee nuove per un progetto. Il problema è che se ne vedono sempre meno di idee nuove ma non bisogna mai disperare».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Novembre 2023, 18:59
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