Michelangelo approda a Roma: la mostra
ai Musei Capitolini fino al 14 settembre
di Valeria Arnaldi
Nel 450esimo anniversario della morte - a Roma il 18 febbraio 1564 - l'esposizione racconta, in un gioco di specchi e confronti, la vita dell'artista che, allevato da una balia figlia e moglie di scalpellini, amava dire di “aver succhiato l'inclinazione alla scultura insieme con il latte”. L'iter espositivo si articola per contrasti: moderno e antico, vita e morte, battaglia vittoria e prigionia, regola e libertà, amore terreno e amore spirituale.
Obiettivo, raccontare l'estasi e il tormento dell'artista, attraverso disegni, progetti, modelli, scultura, poesia, in un viaggio che si fa forte delle opere e della loro, a volte inedita, vicinanza. Il busto di Bruto si può ammirare accanto al Bruto in bronzo dai musei capitolini e al Caracalla dei musei Vaticani, esposto per la prima volta accanto alle opere classiche che lo hanno ispirato.
E il Cristo Risorto si può confrontare con quello della vicina basilica di Santa Maria sopra Minerva. A chiudere il percorso, un'ideale visita extra-museo alla Cappella Sistina. Sulle orme, anche romane, di Michelangelo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Maggio 2014, 09:01
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