Laureata, da pochi giorni, in Lettere all’Università statale di Milano, Marta Corradini, 22 anni, ha fatto l’Erasmus a Tolosa, in Francia, lo scorso anno.
Come mai la scelta di partire durante gli studi?
«Sono nata e cresciuta a Milano, ma ho sempre amato viaggiare. Avevo voglia di cambiare scenario e conoscere persone nuove».
Perché Tolosa?
«Parlo inglese ma, alle scuole medie, ho studiato francese e volevo migliorare la conoscenza della lingua. Potevo scegliere tra sei mesi a Tolosa o un anno a Parigi, ma dovendomi laureare non potevo stare all’estero per molto tempo».
Nessuna altra opzione?
«Non in Francia. Dovevo indicare tre possibili mete. Oltre a Tolosa, che ho segnalato per prima, ho indicato Praga e Varsavia».
Come è stato abituarsi alla nuova realtà?
«Le difficoltà ci sono state inizialmente, ma solo di natura burocratica per la convalida degli esami e simili».
E per lo studio?
«Il metodo adottato all’università di Tolosa è diverso dal nostro: le verifiche sono state perlopiù scritte, a Milano sono prevalentemente orali. Lo studio mi è parso, per certi versi, più superficiale, ma grande attenzione è dedicata all’opinione degli studenti in ogni materia ed esame».
A livello personale, tra vita e amicizia, come è andata, invece?
«Benissimo, come mi aspettavo. Tutti quelli che già avevano fatto l’Erasmus mi dicevano: è divertentissimo, un’esperienza che ti cambia. È stato proprio così. Ho conosciuto tante persone e mi sono messa in gioco, affrontando da sola la vita in una nuova città e questo ha fatto bene anche alla mia autostima. Avrei voluto prolungare il periodo di permanenza».
La lezione appresa durante questo periodo all’estero?
«Ho capito che avevo bisogno di mettermi alla prova in modo nuovo. Per la laurea magistrale ho deciso di studiare a Bologna e credo che questa scelta sia figlia dell’esperienza fatta a Tolosa».
Quindi, Erasmus promosso?
«Assolutamente, lo consiglio a tutti».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Ottobre 2023, 17:37
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