Il Nobel per la fisica agli inventori del
led blu: "Rivoluzione low cost della luce"

Il Nobel per la fisica agli inventori del ​led blu: "Rivoluzione low cost della luce"

di Daniele Molteni
MILANO - Luce a basso costo per tutti. Con la loro rivoluzione, cominciata all'inizio degli anni '90 con l'invenzione dei Led blu, i giapponesi Isamu Akasaki, Hiroshi Amano dell'università di Nagoya, e lo statunitense Shuji Nakamura, che dal 1994 si è trasferito dal Giappone all'università della Californa a Santa Barabara, hanno vinto a il Nobel per la fisica a Stoccolma.





Destinati a diventare la principale fonte di illuminazione, i Led potranno avere un impatto analogo a quello della lampadina incandescente di Edison: «saranno le luci del nuovo secolo», ha scritto la fondazione Nobel. I Led sono diodi a emissione luminosa. Oggi hanno gli impieghi più disparati.



In un certo senso possiamo considerarli i "nipoti" delle comuni lampadine, perché sono molto più efficienti e durature ma il meccanismo su cui si basano è infatti del tutto diverso. Infatti il cuore dei Led non è un sottile filamento di metallo ad altissima temperatura ma un diodo, ovvero un piccolo dispositivo fatto di materiale semiconduttore, ad esempio silicio, germanio o indio. Il passaggio di corrente attraverso questo diodo genera emissione di luce attraverso l'elettroluminescenza. Il colore della luce emessa dipende dal materiale di cui è fatto il diodo.



«Per l'invenzione di Led blu efficienti, che ha reso possibile le sorgenti di luce bianca brillanti e economiche». È questo, secondo l'Accademia delle Scienze di Stoccolma, la motivazione dietro al Nobel per la Fisica di quest'anno. Uno dei punti chiave per produrre la luce bianca con i Led è infatti la possibilità di disporre di sorgenti di luce blu. Costruire Led blu è però stata una grande sfida vinta durata circa trent'anni.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Ottobre 2014, 08:37
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