Tumori al testicolo, Francesco Acerbi testimonial
del convegno a favore della prevenzione -VIDEO

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Il cancro al testicolo è il tumore maschile in età giovanile più frequente, ma purtroppo spesso sottovalutato, anche perché non dà particolari sintomi. Colpisce principalmente fra i 25 e i 40 anni, in piena età riproduttiva, e rappresenta l’1% del totale delle neoplasie dell’uomo e quasi il 10% dei tumori urogenitali maschili. In Italia stiamo registrando un aumento dei casi (oltre 2mila ogni anno), ma siamo in grado di assicurare che la mortalità è in netto calo, perché oltre 9 casi su 10 si curano, con un tasso di sopravvivenza a 10 anni pari al 98%.

E’ necessario, tuttavia, scoprirli in tempo. Fondamentale, la prevenzione. E’ quanto emerso questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione del congresso Nazionale “Qualità della vita in urologia e andrologia – dalla terapia della malattia alla terapia del paziente” in programma a Roma il 6 maggio (Residenza di Ripetta, via di Ripetta 231) promosso e organizzato dal prof. Francesco Sasso, specialista in Urologia e Andrologia presso l’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma – Fondazione Gemelli, con il patrocinio della Società Italiana di Urologia (SIU). “L’uomo come la donna – raccomanda il prof. Sasso - deve farsi visitare almeno una volta l’anno e imparare le manovre di autopalpazione. Basta un minuto una volta al mese, dopo un bagno o una doccia caldi. In caso di dolore o di presenza di piccoli noduli duri al tatto il suggerimento è di consultare immediatamente un urologo”.

Che dal cancro al testicolo si può guarire lo conferma Francesco Acerbi, giovane difensore del Sassuolo e della Nazionale, tra i candidati per i prossimi Europei, che in un videomessaggio realizzato appositamente in occasione del congresso parla della sua esperienza personale: “Il cancro al testicolo – assicura Acerbi, 28 anni – è il tumore più comune tra i giovani maschi, anche in chi pratica sport ma se diagnosticato e curato in tempo, può essere vinto. Tornando a una vita normale. Io, che di avversari me ne intendo, ce l’ho fatta. Ho vinto la partita più importante e sono tornato al gol. Questo male oggi fa meno paura ma la prevenzione è tutto. Ragazzi, seguite il mio consiglio, fate attenzione fin dai 18 anni”.

“E’ evidente – afferma il prof Sasso – come le patologie urologica e andrologica abbiano un impatto sul benessere reale percepito dal paziente, il quale grazie alle nuove tecniche ha buone possibilità di sopravvivenza. La sua qualità di vita non è più “un” ma “l’obiettivo” che dobbiamo perseguire”. Durante il congresso ampio spazio sarà dato, con due tavole rotonde, alla sessualità della coppia dopo un intervento alla prostata per un cancro e successivamente alla chirurgia ricostruttiva dopo un tumore genitale nell’uomo. Temi del dibattito anche le problematiche sessuologiche secondarie ad una chirurgia ricostruttiva oncologica nella donna.

E ancora: come conservare la fertilità in seguito al trattamento di un tumore al testicolo; cosa fare per prevenire la disfunzione erettile (DE), evitando ad esempio di praticare alcuni sport a livello agonistico ma anche amatoriale, condizione quest’ultima che spesso comporta l’assunzione di anabolizzanti e sostanze dopanti senza alcun controllo medico.
Infine, si parlerà di quali precauzioni adottare (consigli pratici, il tipo di dieta da seguire) per scongiurare l’insorgere di infezioni urinarie e/o l’aggravarsi di disturbi della minzione nei soggetti che passano tante ore del giorno alla guida”.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Maggio 2016, 15:18
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