«Questi lombrichi - spiega il prof. Maurizio Paoletti, responsabile dello studio - producono gallerie anche in profondità e vengono in superficie per nutrirsi, prevalentemente di lettiera in fase di decomposizione, e sono particolarmente attivi di notte quando piove.
Questa categoria di lombrichi, profondi scavatori, ha modellato e continua a modellare la struttura dei suoli attraverso un legame stretto con batteri e funghi modulando il loro equilibrio e soprattutto governando la presenza di funghi patogeni, nocivi per le coltivazioni». La ricerca lancia l'allarme infine su alcune pratiche diffuse nella viticoltura che causano danni ai lombrichi, quali l'eccessivo calpestamento del suolo, l'impiego di erbicidi dissecanti e soprattutto l'uso di fungicidi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Maggio 2016, 18:45
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