Ibrahimovic: «Se Tonali è ludopatico va aiutato, Leao non è come Balotelli. Scudetti Juventus? Sono 38»

Domenica 15 Ottobre 2023, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 16:50

«Raiola lavorava per i giocatori, non per i club»

Poi sul suo procuratore e amico Raiola, scomparso nell'aprile 2022: «Mino lavorava per i suoi giocatori e non per i club. Mi ha sempre messo davanti a tutto ma non solo con me, è stato un generoso. Era forte Mino». «Amsterdam per me è stata la città in cui ho conosciuto Raiola -ricorda-. Ci siamo posti inizialmente in maniera arrogante entrambi. Il primo incontro fu ad un ristorante giapponese, arrivai ben vestito. Lui ordinò per 8 persone. Mi mise davanti a me i numeri dei più grandi attaccanti: Vieri, Shevchenko, Trezeguet, Inzaghi. Le statistiche di Ibracadabra non erano eccezionali. Lui mi disse con quei numeri non poteva vendermi ad una big. Poi per me divenne tutto: amico, papà, confidente. Siamo cresciuti insieme, le nostre carriere sono andate di pari passo. Siamo diventati forti insieme, i più forti di tutti. Io nella mia categoria e Mino nella sua».

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