Vanessa Ballan, dopo l'omicidio Bujar andò al bar: «Parlava dei suoi tatuaggi». Il doppio tentativo di depistaggio

Giovedì 21 Dicembre 2023, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 15:19

La birra e i discorsi sui tatuaggi

Dopo l'omicidio, avvenuto tra le 11,15 e le 11,30, il kosovaro - arrivato in bicicletta per evitare i sistemi di rilevazione delle targhe delle auto - è andato al bar, ha preso una birra e si è messo a chiacchierare con gli astanti e le bariste. Nessuno ha fatto caso a lui, che di quel bar, a San Vito di Altivole, era cliente abituale.

«Ha parlato con noi di tatuaggi - ha detto una delle bariste al Corriere - poi ha consumato la sua ordinazione. Ha chiacchierato con una cliente per una ventina di minuti, raccontando che si era da poco fatto un tatuaggio sul braccio che riproduce una rosa dei venti e uno nel costato. Diceva che erano riferimenti a storie passate, che avevano a che fare con una ragazza. Dopo è uscito ed è salito su un'auto, una Kia grigia».

Il suo presunto alibi però è crollato subito, prima per via di un borsone abbandonato nel giardino della casa di Vanessa, che conteneva un coltello, un martello col marchio della ditta di Fandaj stesso, e altri strumenti. Poi per le parole del marito, che agli inquirenti ha subito fatto il suo nome- Alle 21.30 è scattato il fermo.

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