Stupro di Palermo, torna in carcere il minorenne: «Chi si mette contro di me si mette contro la morte»

Giovedì 24 Agosto 2023, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 18:24

La gogna sui social

La terribile vicenda dello stupro di gruppo a Palermo continua ad infiammare il dibattito social. Con derive, in alcuni casi, molto pericolose. Le foto dei profili Facebook dei giovani finiti nell'inchiesta sono state postate e condivise con migliaia di visualizzazioni. Commenti pieni d'odio su ogni piattaforma - da Fb a Twitter, da Instagram a TikTok - ma anche curiosità morbosa.

Su Telegram in poche ore si sono formati tre gruppi, due pubblici e uno privato, che inizialmente contavano tra 12mila e 14mila iscritti, ma che adesso si sono dimezzati, con l'unico obiettivo di trovare il video dello stupro di gruppo di cui è stata vittima la ragazza di 19 anni.

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