Studente critica la scuola e viene sospeso: «Ho chiesto solo una gita all'estero». Scoppia il caso dopo un'intervista

Martedì 30 Gennaio 2024, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 21:24

L'intervista

Il giovane nell'intervista faceva riferimento a "tanti problemi" della scuola. «Noi studenti siamo qui a protestare perché li vogliamo risolvere, noi non siamo terroristi, noi siamo pacifisti e in questo modo noi vogliamo cambiare la scuola con discorsi, in maniera pacifica», raccontava al quotidiano. Tra le richieste, le gite all'estero «come fanno tante scuole e ci viene impedito, noi vogliamo farle perché siamo degli studenti di lingue».

Poi i riferimenti ai "ricatti" e alle "intimidazioni" subiti perché non venisse organizzata la manifestazione di protesta, nonché perquisizioni a cui sarebbero stati sottoposti alcuni ragazzi l'ultimo giorno di scuola del giugno 2023.

Il caso politico

Intanto, la deputata Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra ha annunciato di aver presentato un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara per fare chiarezza sull'episodio. Anche il sindacato Flc-Cigl Modena ha preso posizione, chiedendo il ritiro immediato del provvedimento "gravissimo", scrivono in un comunicato stampa, «probabilmente non ha precedenti e fa passare un messaggio pericoloso quasi intimidatorio: quello cioè che di fronte alle problematiche e alle criticità non si possa protestare e non ci si debba esporre. Non è questo il ruolo della scuola, e neppure degli organi collegiali», si legge nel comunicato.

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