Funerale di Sara Buratin: la bara e i fiori in chiesa
Al funerale di Sara Buratin una semplice bara, coperta da fiori rossi e bianchi, è stata accarezzata dai tanti che hanno voluto dare l'ultimo saluto alla giovane donna, unanimemente descritta come «solare, piena di energia e gioia».
All'ingresso della chiesa la foto di lei, sorridente e felice. Sara e Alberto si stavano separando. Da un paio di settimane la 41enne era tornata a vivere, assieme alla figlia, nella casa della mamma, Mariagrazia, poco distante dall'abitazione che aveva condiviso per molti anni con il compagno. Un micro-cosmo Bovolenta, dove tutti si conoscono, e sanno le storie e le sofferenze di tutti. C'era chi aveva percepito che la loro storia stava finendo, ma nessuno immaginava un epilogo così feroce. Dopo aver trucidato la compagna con un coltello da lavoro, infierendo per una cinquantina di volte sul corpo secondo il responso dell'autopsia, l'uomo si era dato alla fuga, a bordo del suo furgone. Poche ore dopo, le celle telefoniche avevano agganciato il segnale del cellulare di Alberto sull'argine del Bacchiglione, ad una distanza di 3 chilometri dalla scena del massacro.