L'ha vegliata per 36 ore
Dopo avere ammazzato la moglie, Zenucchi non ha trovato il coraggio di togliersi la vita e dopo essere rimasto nella stanza 36 ore accanto al cadavere è fuggito in auto. Ieri, sabato 9 dicembre, è emerso che la coppia aveva tentato di suicidarsi già lo scorso 3 dicembre, due giorni dopo l'arrivo in albergo, usando ancora la lama del rasoio.
Non si parla del movente. «Nessun riscontro a motivi economici, l'edicola gestita dai due coniugi non andava bene ma non erano oppressi dai debiti, né a questioni sentimentali, di gelosia», dice l'avvocato. «Il ritratto che emerge è di una coppia che viveva in modo molto appartato, come isolata e chiusa in se stessa».
Anche nello spezzino, negli ultimi giorni non uscivano quasi mai dalla stanza, solo Zenucchi sarebbe sceso poche volte per mangiare qualcosa o fumare dicendo che la moglie aveva l'influenza.
Lunedì mattina a Massa è fissata l'udienza di convalida del fermo davanti al gip. Il giorno dopo a Spezia la procura affiderà l'incarico per l'autopsia.