La condanna nel 2013
L'atleta, condannato in via definitiva in Italia per lo stupro di gruppo di una donna avvenuto nel 2013, è libero nel suo Paese che - come da prassi diplomatica - non concede l'estradizione di cittadini brasiliani verso altri Paesi. Qualora il tribunale brasiliano non dovesse esprimersi a favore dell'omologazione, Robinho rimarrebbe in libertà a meno che non decida di tornare in Italia per pagare il suo conto con la giustizia.