Pagamenti con Pos, siglato l'accordo: tagliate le commissioni sotto i 30 euro

Giovedì 27 Luglio 2023, 19:49
Pagamenti con Pos, siglato l'accordo: tagliate le commissioni sotto i 30 euro
di Redazione web
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L'Abi e l'Associazione dei prestatori di servizi di pagamento hanno raggiunto un accordo e firmato un protocollo con Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe - a quanto apprende l'ANSA - per ridurre le commissioni a carico delle piccole attività commerciali per l'uso del Pos nei pagamenti sotto i 30 euro e quindi diffonderne l'utilizzo. Prevede l'impegno di banche e operatori dei pagamenti a «promuovere iniziative commerciali» per «ridurre l'impatto dei costi delle transazioni di basso valore», sotto 30 euro. Offerte che «in particolare» siano «significativamente competitive» per le transazioni sotto i 10 euro.

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L'accordo sul Pos

L'accordo arriva a tempo scaduto, ad una riunione del tavolo oggi al ministero dell'Economia, per la volontà di portare avanti il confronto oltre il termine per trovare una intesa che era stato fissato al 31 marzo. Il protocollo è tra le parti, con il Governo che ha avuto un ruolo di garante nel confronto tra le associazioni di pmi, banche e operatori dei sistemi di pagamento elettronici anche internazionali. L'obiettivo iniziale era quello di ridurre i costi delle commissioni sotto i 30 euro e di azzerarli sotto i 10 euro, una possibilità che sarebbe poi stata considerata tecnicamente non percorribile.

L'accordo prevede comunque due livelli, con l'obiettivo di una riduzione molto più sensibile per i pagamenti sotto i dieci euro. Il protocollo siglato oggi punta anche a mettere in campo correttivi, una maggiore «trasparenza, comprensibilità informativa e comparabilità dei costi» degli strumenti di pagamento elettronici. Gli impegni sono presi a favore dei piccoli esercenti, sotto una soglia di fatturato di 400mila euro. Il protocollo è aperto all'eventuale adesione di altre associazioni di categoria degli esercenti, dei prestatori di servizi e dei gestori di circuiti di pagamento.

Risparmi fino a 500 milioni

«La firma dell'accordo tra banche, servizi di pagamento e piccole imprese sul taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici, stabilito dalla legge di bilancio, è sicuramente una buona notizia. L'accordo potrebbe portare ad un risparmio sulle commissioni fino a 500 milioni di euro l'anno». Così Confesercenti commenta. «Il protocollo - prosegue - permetterà di ridurre sostanzialmente i costi per le piccole imprese con meno di 400mila euro l'anno di fatturato. In particolare, verranno quasi azzerate le commissioni sulle transazioni fino ai 10 euro e si prevedono sostanziali riduzioni anche per quelle fino a 30 euro».

È «una fetta importante dei pagamenti elettronici: secondo dati dell'Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2022 il 21% delle transazioni con carte o bancomat è stato di 10 euro o meno, il 32% di 15 euro o meno, mentre i pagamenti fino a 30 euro sono stati il 58%. E nelle piccole imprese del commercio, del turismo e della ristorazione la quota di micro-transazioni è ancora più alta». «L'accordo di oggi - commenta Confesercenti - è un risultato in qualche modo storico: è da oltre dieci anni che si discute dell'abbassamento del peso delle commissioni sui piccoli. E finalmente si è riusciti a fare un primo passo nella giusta direzione, anche se l'intervento per ora è temporaneo e va reso strutturale».

«La questione dei costi - prosegue - è infatti fondamentale per garantire la diffusione della moneta elettronica: secondo le nostre stime, solo nel 2022, l'uso di carte e bancomat è costato alle imprese, tra commissioni e costi accessori, circa 5 miliardi di euro. Ed è una voce di cui è scontata la crescita: i consumi che passano per carta e bancomat dovrebbero raggiungere i 367 miliardi nel 2023 e i 529 miliardi già nel 2025, superando i pagamenti in contanti, che nello stesso periodo calerebbero da 769 a 387 miliardi di euro. Un'espansione costante cui però non è seguita, fino ad ora, alcuna riduzione del costo della moneta elettronica. E che è stata pagata caramente dalle imprese di minori dimensioni, che non riescono ad ottenere le stesse condizioni contrattuali di chi muove grandi volumi di transazioni elettroniche, ma che in Italia sono la stragrande maggioranza: quelle con fatturato annuale inferiore ai 400mila euro sono 2,5 milioni, oltre la metà del totale delle imprese».

Fipe: accordo importante

«La decisione del governo di istituire con l'ultima legge di bilancio un tavolo finalizzato a ridurre i costi della moneta elettronica, in particolare per i micropagamenti e soprattutto per le piccole imprese, ha acceso un faro su una questione che andava affrontata con decisione. In questa direzione va il protocollo d'intesa siglato oggi dalle principali associazioni delle imprese e quelle dei soggetti che gestiscono i pagamenti» commenta la Fipe-Confcommercio con il vicepresidente vicario Aldo Mario Cursano.

«L'Italia - dice - è il Paese con il più alto numero di pos installati, ma resta dietro per numero di transazioni, in particolare quando si tratta di micro pagamenti. Una circostanza che testimonia l'iniquità della distribuzione dei costi, da sempre denunciata dalla nostra federazione, e che dimostra che siamo dinanzi ad una criticità reale e non ad un alibi di noi esercenti. Un sistema nel quale le commissioni arrivano anche ad azzerare i margini nella vendita di un caffè non è più tollerabile. Per questo motivo, l'accordo di oggi segna un momento importante per garantire alle imprese una maggiore trasparenza e la possibilità di scegliere le soluzioni più convenienti, al fine di assicurare il servizio al cliente e contenere i costi».

Unc: ora niente scuse

«Bene, ottima notizia! Ora le scuse per rifiutare i pagamenti elettronici stanno a zero! Basta con le bugie del Pos che non funziona, che non c'è il collegamento». Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, in merito all'accordo fra associazioni e Abi per ridurre le commissioni sui pagamenti sotto i 30 euro. «Ora, però, bisogna che i trasgressori siano finalmente puniti, visto che da quando le sanzioni sono entrate in vigore, ossia dal 30 giugno 2022, oltre un anno, dubitiamo si siano superate le 100 multe» conclude Dona.

Confcommercio: passo importante

«La firma di questo protocollo rappresenta per le imprese un passo molto importante sul tema dell'equità e della trasparenza dei costi dei pagamenti elettronici che va, però, consolidato con un adeguamento complessivo della normativa sulla trasparenza» dice Confcommercio commentando, con il vicepresidente Manfred Pinzger, l'accordo raggiunto al tavolo per ridurre i costi dei pagamenti con Pos. «L'accordo - aggiunge - prevede, infatti, uno schema sintetico che rende per la prima volta comparabili tra loro le offerte promozionali di tutti gli intermediari e le condizioni applicate al termine delle promozioni. In questo modo le imprese sono finalmente più libere di scegliere e questo alimenta l'aspettativa di una mitigazione dei costi anche con un più frequente ricorso alla commissione-zero sui piccoli importi».

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