L'ossessione
«Padovani era ossessionato dalla gelosia. Padovani - ha sottolineato Russo - considera la Matteuzzi come una sua proprietà, una sua appartenenza, la sottopone a vincoli. Nel loro rapporto non c'è nulla che abbia a che fare con l'amore o con altri sentimenti positivi. Padovani in realtà disprezza la Matteuzzi, la disprezza profondamente. Anche di fronte al corpo senza vita di Alessandra, la insulta».
Padovani, ha spiegato la Procura, comunica a più persone la propria intenzione omicidiaria e fa ricerche su internet del tipo: «stalking e violenza donne quanti anni di reclusione, che pena c'è per uccidere una donna, il rapimento perfetto, dove colpire una donna, si può usare il cellulare in carcere, Stati dove non c'è la pena di morte, Stati dove non vale la legge italiana». Riferisce delle sue intenzioni anche a un compagno di squadra. «Io pagherò, ma lei paga», è uno dei messaggi scritti in chat dall'ex calciatore. «Padovani già da molte settimane prima dell'omicidio aveva in testa che la Matteuzzi doveva essere uccisa, doveva pagare», ha detto ancora Russo.