Migranti, braccio di ferro con le regioni sui Cpr. La Germania frena sull'accoglienza, Giorgia Meloni: «No all’Italia campo profughi d’Europa»

Mercoledì 20 Settembre 2023, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 17:58

I no ai Cpr delle Regioni

Sull'emergenza migranti, dopo il coro di no all'idea del governo dei Centri di permanenza e rimpatrio, i Cpr, in ogni Regione, si profila un confronto con l'esecutivo per gestire l'emergenza. Dopo aver bocciato con forza l'ipotesi, il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini annuncia: «Mi sono appena sentito con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e ci siamo detti che ci vedremo a breve. Probabilmente ci sono stati dei misunderstanding per quanto riguarda la richiesta di incontro. Con Piantedosi non ho alcuna necessità o voglia di litigare perché l'ho conosciuto qui e lo ricordo come un ottimo prefetto di Bologna. Da parte mia c'è solo volontà di collaborazione». Giovanni Toti, governatore della Liguria, intanto, apre: «Disponibile per un centro ligure».

Sul piano di Roma era, infatti, arrivata una netta bocciatura, oltre che da parte di Bonaccini, anche da altre autorità territoriali. Un no secco era venuto dalla Toscana di Eugenio Giani. Anche il Presidente del Veneto Luca Zaia aveva precisato: «Nessuno mi ha detto nulla su questa iniziativa».

Critico, infine, anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca: «Quando avremo capito che cosa vuole fare il Governo al di là dei titoli e al di là della propaganda, esprimeremo una nostra opinione come Regione Campania, tenendo sempre presenti due aspetti: l'umanità, il rispetto per la vita umana, ma anche il rispetto per la legge e per la legalità», ha detto Vincenzo De Luca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA