I messaggi e la premeditazione
Tra le novità degli atti c'è una serie di messaggi tra vittima e assassino, con quest'ultimo che le aveva dato appuntamento (la sera prima dell'omicidio) in un luogo appartato: «Porta 60 euro e qualche canna», le disse, ma per una serie di circostanze - la ragazza era in ritardo e si era portata dietro il cane - non accadde nulla. Secondo il gip però l'idea di ucciderla era nella testa del 17enne ben chiara, come dimostrerebbero le sue ricerche online su "come accoltellare in punti vitali": l'omicidio, forse pensato per quella sera, matura poi la sera dopo. Quello che emerge dall'ordinanza è che tra i due non c'era un rapporto amoroso (solo amicizia), non c'erano state liti e lei non lo aveva mai minacciato, a differenza di quanto sosteneva l'imputato nella sua linea difensiva.