Mestre, il bus viaggiava a 3 all'ora prima di volare giù dal cavalcavia. Ecco la perizia tecnica

Giovedì 19 Ottobre 2023, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 16:58

LA SCATOLA NERA

Un aspetto che verrà restituito dalla scatola nera del mezzo, già estratta dal bus (ora sotto sequestro nel cortile dell'ex Mercato Ortofrutticolo di Mestre) e sulla quale la procura non ha però ancora conferito nessuna perizia. Ma è da quella memoria informatica, che si aspettano le risposte sul comportamento del mezzo, precipitato spezzando 21 vite (l'autista e 20 turisti da ogni parte del mondo) e ferendone 15: erano tutti di ritorno nel camping Hu di Marghera da una giornata a Venezia.

Resta però una domanda ancora inevasa: come mai l'autista ha perso il controllo del mezzo? Un malore o un guasto tecnico? L'autopsia non è ancora terminata, anche se le prime evidenze sembrerebbero aver escluso un problema sanitario del conducente. La risposta potrebbe allora darla la telecamera frontale installata nel bus: non è puntata verso l'autista (per una questione di privacy del lavoratore) ma ha un grandangolo che, complici le condizioni notturne e il gioco di rimbalzo delle luci, potrebbe mostrare un riflesso del comportamento di Alberto Rizzotto, il cui funerale è stato celebrato martedì davanti anche all'amministratore delegato de La Linea, Massimo Fiorese, e all'assessore ai Trasporti di Venezia, Renato Boraso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA