Medico sfregiato da un paziente con un tirapugni. Il dottore gli nega una prescrizione, lui gli rompe un braccio e scappa

Mercoledì 21 Febbraio 2024, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 23:12

«Siamo senza parole»

Senza parole i colleghi: «Non abbiamo alcuna dichiarazione da fare dopo un'aggressione del genere». «La situazione è gravissima», denunciano alcuni. «Non solo le continue aggressioni al pronto soccorso. Adesso dobbiamo avere paura anche negli ambulatori».

I medici invocano l'aiuto della «politica, che deve comprendere che così non si può andare avanti». Pronto soccorso e ambulatori stanno diventando sempre più teatro di gravi aggressioni. «Siamo davvero stanchi di vivere sotto pressione sempre. Non è più tollerabile andare avanti così. Dovremmo dimetterci in massa. Forse solo così si inizierà a comprendere che la nostra condizione è davvero grave e siamo in piena emergenza», sottolineano con rammarico.

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