Cosa ha detto Biagiarelli
«Ho bisogno di raccontare per la prima e ultima volta quello che mi è successo nell’ultimo mese, per chiudere questa storia che è triste da qualunque lato la si guardi. Grazie a tutti quelli che avranno voglia di ascoltare, e anche a tutti quelli che mi sono stati vicini con un pensiero o una parola gentile», dice Biagiarelli, che ricostruisce quello che è successo in quei giorni, sfociati nel tragico suicidio della ristoratrice di Lodi.
«Vedo la recensione, mi sembra falsa e lo scrivo, avendo però cura di censurare il nome della pizzeria, quello della titolare e pure l’ubicazione. Questo perché il senso di fare debunking non è quello di smentire o esporre al pubblico ludibrio una persona comune, come è stato spesso scritto in questi giorni - attacca Biagiarelli -. ma è smontare una notizia, specie se di diffusione nazionale, e criticare l’operato della stampa quando si alimenta di notizie non verificate, monetizzandole con i click su articoli che possono facilmente indignare».
«Dal momento che mi viene dato del bugiardo e del cattivo sulla stampa nazionale senza motivo, ho telefonato alla titolare per ascoltare la sua versione, concederle diritto di replica o addirittura ritrattare se il mio lavoro fosse stato smentito. ma così non è stato e vorrei chiarire che la telefonata ha avuto dei toni cordiali e che la signora ha ribadito più volte che il pomeriggio era andata a parlare in questura di questi fatti», continua.