Incidente Mestre, se la causa è malore dell'autista l'assicurazione non pagherà.
I sopravvissuti sotto choc: non parlano

Venerdì 6 Ottobre 2023, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 15:29

Silenzio e choc

«Al momento non abbiamo affrontato l'elemento traumatico con nessuno di loro». Lo ha riferito ai giornalisti Moreno De Rossi, responsabile della psichiatria all'Ospedale di Mestre, parlando dei colloqui con i feriti del bus ricoverati nel nosocomio. «Stiamo supportando quotidianamente - ha aggiunto - anche più volte al giorno i feriti con cui riusciamo ad avere i colloqui. Ce ne sono alcuni in situazioni critiche sul piano internistico, che sono inaccessibili al colloquio, ma gli altri li stiamo rivedendo più volte, sia loro sia i familiari. Accompagniamo i familiari da loro, per cui stiamo seguendo tutti i processi di avvicinamento e di evoluzione anche psicologica».

Anche i parenti, ha puntualizzato De Rossi, «in questo momento sono concentrati proprio sui loro congiunti, sullo stato di salute perché come sapete molti di loro hanno perso figli, genitori, amici durante l'incidente, per cui loro in questo momento stanno proprio chiedendo questo aspetto qui, e noi attendiamo prima di toccare questo tasto che è particolarmente delicato. Noi stiamo valutando caso per caso.

Nel momento in cui loro saranno pronti per uscire dalla rianimazione, oppure chi è già uscito, affronteremo con loro la situazione per capire l'elaborazione delle loro difese e lo stato cognitivo, ma in questo momento appunto posso dire che il processo è positivo da questo punto di vista. Noi seguiamo i loro passi finché sono in grado di ricordare», ha concluso.

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