I casi fortuti
Tra i cosiddetti «casi fortuiti» c’è il malore del conducente, che ovviamente esclude una negligenza sua e anche del vettore. Se dovesse essere dimostrato che l’autista ha avuto – per fare un esempio – un infarto o un ictus, l’assicurazione del vettore potrebbe essere esonerata dal pagamento dei danni ai famigliari delle vittime e dei feriti. La giurisprudenza, peraltro, dice che potrebbe restare la colpa qualora il conducente si fosse messo alla guida sapendo di non stare bene.