La parola "Cloroformio" cercata sullo smartphone mentre aspettava Giulia all'aeroporto
E questo mentre il trentenne, in carcere da oltre otto mesi, davanti alla foto del corpo straziato di Giulia (peraltro mostrata due volte), ha cominciato a singhiozzare per poi tenersi la testa tra mani e nascondere il volto. Il militare ha, tra l'altro, spiegato che Impagnatiello, il 5 febbraio dell'anno scorso, mentre si trovava all'aeroporto di Malpensa in attesa che la fidanzata tornasse da Napoli, ha cercato sul suo smart-phone la parola «cloroformio». Solvente qualche giorno dopo effettivamente acquistato via internet sotto falso nome e poi ritrovato nella cantina del loro appartamento di Senago, in provincia di Monza.