Processo Impagnatiello, in aula le foto del cadavere di Giulia e le ricerche sul veleno. Un testimone: «Quel rumore di trascinamento 3 giorni dopo il delitto»

Lunedì 12 Febbraio 2024, 21:03 - Ultimo aggiornamento: 21:13

La parola "Cloroformio" cercata sullo smartphone mentre aspettava Giulia all'aeroporto

E questo mentre il trentenne, in carcere da oltre otto mesi, davanti alla foto del corpo straziato di Giulia (peraltro mostrata due volte), ha cominciato a singhiozzare per poi tenersi la testa tra mani e nascondere il volto. Il militare ha, tra l'altro, spiegato che Impagnatiello, il 5 febbraio dell'anno scorso, mentre si trovava all'aeroporto di Malpensa in attesa che la fidanzata tornasse da Napoli, ha cercato sul suo smart-phone la parola «cloroformio». Solvente qualche giorno dopo effettivamente acquistato via internet sotto falso nome e poi ritrovato nella cantina del loro appartamento di Senago, in provincia di Monza.

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