L'incontro con l'ambasciatore
Alla prima udienza del processo c'erano anche i genitori di Ilaria Salis, il papà Roberto con la moglie, che per la prima volta hanno visto la figlia senza la divisione di un vetro: «Sapevo che sarebbe stato emotivamente molto difficile, per me e mia moglie, vedere Ilaria trascinata in catene in tribunale», ha detto l'uomo in un'intervista al Corriere della Sera. Solo oggi, la famiglia Salis vedrà, dopo 11 mesi, l'ambasciatore italiano in Ungheria: «Alle 10 abbiamo l'appuntamento. Mi aspetto delle azioni, abbiamo fatto tante chiacchiere. Questa è la prima volta che ho il piacere di parlare con l'ambasciatore. Evidentemente in questi 11 mesi ha avuto impegni molto più gravosi che occuparsi di mia figlia», ha detto Roberto Salis ad Agorà, su Rai Tre. Toni duri nei confronti dell'operato italiano nella vicenda della figlia, che ribadisce senza mezzi termini: «Credo che l'Ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia è stata portata in queste condizioni davanti al giudice. Noi fino al 12 ottobre, quando mia figlia ha scritto una lettera, non avevamo evidenza del trattamento che stava subendo. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell'Ambasciata italiana in Ungheria», ha continuato.