Giulia Cecchettin, l'autopsia: le ferite al collo e alla testa e le fasi dell'aggressione

Giovedì 30 Novembre 2023, 20:25 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 07:15

L'autopsia sul corpo della povera Giulia

E ad un centinaio di chilometri di distanza, l'autopsia sul corpo della 22enne potrà fare chiarezza sulle modalità della terribile aggressione alla studentessa, che ha lottato per difendersi. Intanto, padre e sorella di Giulia, attraverso i loro legali, continuano a raccogliere messaggi, whatsapp e testimonianze delle persone più vicine a lei, che nell'ultimo mese almeno aveva sempre più «timore» dei comportamenti dell'ex fidanzato, delle sue parole che, come ha confidato, suonavano «come un ricatto». Una «persecuzione», secondo gli elementi acquisiti, fatta di «pedinamenti» e di un tentativo di isolarla «dalla famiglia e dagli amici». «Gli deve essere partito un embolo, perché non è una cosa razionale, non è un mostro», aveva detto il padre del 21enne, Nicola Turetta, ai microfoni di 'Chi l'ha visto?'. E il figlio in quel foglietto, letto due giorni fa davanti al giudice Benedetta Vitolo, ha fatto cenno proprio ad un black out mentale, lasciando spazio, però, ad una volontà di collaborazione. Ha spiegato, infatti, che sta cercando di ricostruire «nella memoria» cosa gli è «scattato» in testa quella sera dell'11 novembre, tra Vigonovo e Fossò.

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