Giorno libero, lavoratore contro la "richiesta": «Non serve l'approvazione del capo, sto solo avvertendo che non ci sarò»

Lunedì 8 Gennaio 2024, 13:54 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 07:17

«Semplicemente non mi presento»

«Ho bisogno che in qualsiasi tipo di lavoro ci si renda conto», afferma il ragazzo, senza nessuna esitazione, «che se "chiedo" un giorno libero in realtà non sto chiedendo il permesso, ti sto semplicemente dicendo che quel giorno non ci sarò». Poi, aggiunge: «Il fatto che c'è chi pensi che io debba davvero ottenere il permesso di qualcuno per una cosa del genere fa solo ridere».

Ancor più divertente, a suo parere, è il fatto che in alcune aziende ci sia una specificazione scritta sul foglio di richiesta in cui si fa presente che il lavoratore deve comunque tenere in conto la possibilità di non ottenere il giorno libero: «Possono scrivere quello che vogliono ma se io decido che in quella data non ci sarò perché ho un concerto o ho da fare con la famiglia o magari non mi va di presentarmi... non mi presento».

Il ragazzo racconta che spesso il datore di lavoro, il manager o il supervisore rifiutano la "richiesta" dicendo che sarà «un giorno davvero incasinato, abbiamo bisogno di gente» e in quel caso dovremmo semplicemente chiamare quando arriva la data prevista e avvisare che si è troppo malati per potersi presentare.

Gli utenti sembrano essere quasi tutti d'accordo con il ragionamento del ragazzo e c'è chi ha deciso di condividere la propria esperienza per far capire a che livello arrivano alcuni manager: «Al lavoro mi hanno detto che non potevo prendermi il giorno libero per il mio matrimonio». Poi, c'è chi commenta: «La mia frase preferita è quando ti dicono "se non ci sei devi trovare qualcuno che copra il tuo turno"». Infine, un utente precisa: «Non dovremmo essere forzati a far presente quale sia il nostro problema per ottenere il giorno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA