Sparatoria Frosinone, il killer era la vittima della spedizione punitiva per una donna contesa: aggredito da 4 persone, lui subito ha sparato

Lunedì 11 Marzo 2024, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 09:27
Frosinone, il killer era la vittima della spedizione punitiva: in 4 erano arrivati per aggredirlo, lui subito ha sparati
di Stefano De Angelis e Pierfederico Pernarella
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Insieme al fratello e altri due amici parte per una spedizione punitiva nel bar affollato per l’aperitivo, ma resta freddato da una raffica di colpi di pistola. Tutto per una donna contesa, ma gli investigatori stanno scavando anche nella guerra per lo spaccio di droga e la prostituzione. Chiarita la dinamica della sparatoria che sabato sera ha fatto sprofondare Frosinone nel terrore. Per Kasem Kasmi, albanese di 27 anni, conosciuto come Carletto, non c’è stato scampo.

Un connazionale - Mikea Zaka, 23 anni - è stato arrestato con l’accusa di omicidio e triplice tentato omicidio. «Ho sparato per difendermi», ha confessato agli inquirenti che lo hanno interrogato fino a tarda notte. Il giovane, da quanto emerso, in più occasioni era stato picchiato perché stava frequentando una ragazza che gli era stato impedito di vedere.

L'agguato al bar: cosa è successo

Rispetto alle prime ricostruzioni, si è ribaltata la scena del delitto avvenuto allo “Shake bar”, uno dei locali più alla moda del corso cittadino di Frosinone. Poco prima delle 19.30 in via Aldo Moro, piena di ragazzi e famiglie per lo struscio, è arrivata una Lancia Y bianca.

Dall’auto, lasciata accesa quasi in mezzo alla carreggiata, sono scesi quattro giovani: Kasem, il fratello Ervin e due amici. A passo spedito si sono diretti verso altri cinque connazionali seduti ad un tavolino nel dehors del locale. C’è stato un diverbio, poi la serie di colpi.

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