Filippo Turetta, ultima notte in Germania: «Andrà in un carcere protetto per evitare gesti di autolesionismo»

Venerdì 24 Novembre 2023, 22:35 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 08:05

Il nodo premeditazione

La premeditazione è una variabile decisiva che nel futuro processo a Turetta, accusato di aver ucciso con "ferocia" Giulia, potrebbe portarlo, se riconosciuta, fino ad una condanna all'ergastolo. Per arrivare a contestare anche quella aggravante gli inquirenti stanno lavorando proprio su numerosi elementi, tra cui pure l'acquisto on line pochi giorni prima, forse due o tre, dell'11 novembre di quel nastro adesivo che l'ex fidanzato avrebbe usato per impedire alla 22enne di urlare durante l'aggressione in due fasi, durata circa 25 minuti.

Ci sarebbero, tra l'altro, più indizi a testimonianza del fatto che Turetta potesse aver già deciso, di fronte alla ferma volontà di Giulia di non riallacciare il rapporto sentimentale, di ucciderla dopo la cena al centro commerciale di Marghera. Si va da un presunto sopralluogo nella zona industriale di Fossò dove, dopo averla colpita a coltellate, verso le 23.40 l'avrebbe inseguita fino a "scaraventarla a terra", facendole sbattere la testa "sul marciapiede", fino ai coltelli che avrebbe portato con sé e a quei teli di plastica messi sopra il corpo nascosto, oltre all'acquisto del nastro adesivo.

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