Filippo Turetta ha rivisto i genitori: l'incontro di un'ora e l'abbraccio. «Sollevato perché non sono solo»

Domenica 3 Dicembre 2023, 14:16 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 15:35

Interrogatorio esaustivo, non sono in programma altri

L'interrogatorio di nove ore, davanti al pm di Venezia, di Filippo Turetta, in carcere per l'omicidio di Giulia Cecchettin, viene definito esaustivo e non ne sono stati programmati altri, anche se non è escluso che gli inquirenti possano avere, poi, la necessità di risentirlo. Intanto, da quanto si è saputo, la Fiat Grande Punto nera del 21enne, che fu arrestato vicino Lipsia, è ancora in Germania e dovrebbe essere riportata in Italia dopo il 10 dicembre. Dentro l'auto è stato trovato un telefono. Gli investigatori non possono sapere se sia del giovane o dell'ex fidanzata ma devono attendere che arrivi in Italia assieme all'auto.

Turetta, interrogato venerdì scorso nell'inchiesta del pm Andrea Petroni e dei carabinieri, ha spiegato, in sostanza, di aver «perso la testa» quella sera dell'11 novembre di fronte a Giulia che gli aveva ribadito che non c'era spazio per riallacciare la relazione. Ha detto anche di essere «ossessionato» da lei e che voleva che la 22enne stesse «solo con me, la volevo solo per me», non accettando la fine della relazione. Come aveva già detto davanti al gip Benedetta Vitolo, poi, ha sostenuto di essere dispiaciuto e pentito per quell'omicidio «terribile» che ha commesso. In pratica, il giovane nel suo verbale ha descritto il delitto come una azione «d'impeto», non premeditata. Gli investigatori dovranno accertare, però, anche continuando a raccogliere elementi, se la ricostruzione fatta dal giovane trovi o meno riscontro negli esiti delle indagini.

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