De Laurentiis, papà e figlio litigano: «Bari non è la seconda squadra». Cosa è successo

Mercoledì 7 Febbraio 2024, 21:48 - Ultimo aggiornamento: 22:37

Cosa ha detto ADL

«Dall'inizio della mia avventura - prosegue Luigi De Laurentiis - ho agito autonomamente, con la mia impronta, i miei valori, il mio metodo aziendale: abbiamo strutturato un gruppo di lavoro che ogni giorno si occupa di gestire ogni aspetto della vita del Bari, assumendoci enormi responsabilità verso la città e i tifosi. Una volta avviata la macchina, ho rispettato ogni delega data e ogni ruolo affidato ai professionisti che ho scelto, senza mai abbandonare il Bari, ma costruendo una struttura solida abbastanza da poter essere indipendente e autonoma. Siamo arrivati a 90 secondi dalla Serie A, il nostro paradiso, ma siamo caduti e ci siamo fatti male. Io ci sono sempre stato e con fermezza ma senza alzare la voce ho motivato, sostenuto, investito ma, soprattutto, rispettato. E gli investimenti degli ultimi giorni ne sono una ulteriore prova». «La mia prima squadra è il Bari e fino a quando sarò qui ne difenderò gli interessi, l'onore e i colori, con onestà intellettuale e morale e con impegno di fronte a chiunque», conclude De Laurentiis mentre la piazza sportiva e in fermento. Il gruppo comunale di Fratelli d'Italia ha annunciato per domani una conferenza stampa sulla questione.

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