Autovelox “pazzo”, raffiche di multe da un Comune dove non è mai stato. Colpa di una lettera

Giovedì 11 Gennaio 2024, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 16:01

Vessazione

Una vicenda che ha del kafkiano quella che vede coinvolto l’anziano del Delta, che dal 3 novembre ad oggi ha ricevuto ben 9 verbali: uno è datato 22 novembre, addirittura 4 del nel 1. dicembre e l’ultimo arrivato lunedì 8 gennaio. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: «Sono stanco di inviare pec e raccomandate per annullare i verbali – rimarca Motta - L’errore viene riconosciuto ed i verbali annullati, ma è un esborso economico e di tempo doverli contestare e bloccare. Per fortuna mio padre può fare affidamento su di me per le pratiche, ma ricevere 9 multe non dovute, tutte con lo stesso errore, è una vera e propria vessazione». Oltre al danno per chi è innocente, rimane la beffa per la comunità di un trasgressore che rimane impunito. «L’installazione degli autovelox, a questo punto, a cosa serve? Dove va la loro funzione di prevenzione? – si domanda Angelo Motta - per nove volte è stata contestata un’infrazione ad un soggetto sbagliato. Al trasgressore reale, dato il ritardo con cui arrivano le notifiche rispetto alla violazione, credo invece non sia mai stato contestato nulla. È giusto tutto ciò? La Provincia, dal canto suo, incarica una società esterna di gestire la pratica, spendendo soldi per inviare un verbale da cui però non incasserà un euro». «Chi lavora sbaglia, per carità - conclude Motta - ma quando un errore è stato fatto presente più di una volta non si può continuare a commetterlo».

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