Alviero Martini commissariata, le accuse: «Scarpe e borse costate 20 euro, rivendute a 350». E ci fu anche un morto

Mercoledì 17 Gennaio 2024, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 13:18

I racconti dei cinesi sfruttati

I loro racconti emergono dai verbali agli atti dell'inchiesta dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro, coordinata dai pm Paolo Storari e Luisa Baima Bollone. «Vengo retribuita in base al numero di scarpe lavorate, vengo pagata 1,25 euro a tomaia...non ho mai fatto visite mediche, formazione, non ho mai avuto dpi e non ci sono estintori in azienda», ha spiegato un'operaia agli investigatori. In fotocopia, in pratica, le altre testimonianze. Quasi tutti, però, hanno detto di «lavorare solo tre ore» al giorno, anche se gli inquirenti hanno accertato, dato l'altissimo numero di pezzi prodotti e i consumi elettrici registrati nei laboratori-loculi, che producevano soprattutto in orari notturni e nei festivi, quando solitamente non vengono effettuati controlli.

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