Alessio Cini bruciato vivo dal cognato per l'eredità: «L'hanno ucciso». Dalla casa all'asta ai problemi economici: tutti i misteri

Venerdì 19 Gennaio 2024, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 18:45

L'autopsia

I rilievi eseguiti nel corso dell'autopsia, inoltre, hanno portato a ritenere che Alessio Cini - per quanto incosciente o semi/incosciente, e non ni più grado di mettere in esercizio gesti di difesa attiva - fosse ancora vivo quando è stato attinto dalle fiamme con l'obiettivo di mascherare il delitto. Le indagini tecniche - intercettazioni ambientali nell'auto del cognato - hanno registrato «varie conversazioni che Maiorino teneva con sè stesso a voce alta (soliloquio), nel corso delle quali - spiega la Procura - ricostruiva i momenti dell'aggressione ala vittima, le modalità della stessa, la causa mortale prodotta da tale aggressione, l'immagine del sangue, l'abbruciamento». Sulla base di tutte queste prove, è scattato il decreto di fermo di Daniele Maiorino.

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