Iqos 3.0, è arrivata la nuova versione del dispositivo di Philip Morris che riscalda il tabacco senza bruciarlo.

Iqos 3.0 è arrivata la nuova versione del dispositivo di Philip Morris che riscalda il tabacco senza bruciarlo.
«Iqos non è un prodotto senza rischi, ma è pensato per sostituire le sigarette tradizionali, che sono molto più rischiose, non è pensato per chi non fuma, ma per chi non riesce a smettere». E' così che Eugenio Sidoli, con una dichiarazione di grande trasparenza, ammistratore delegato di Philip Morris Italia, lancia a Milano la nuova versione, la terza, Iqos 3.0, della sigaretta elettronica che non brucia il tabacco, ma lo riscalda. Secondo gli studi della Philip Morris l’assenza di combustione eviterebbe che il tabacco sprigioni la gran parte di quei residui tossici che portano i fumatori ad ammalarsi. 

Proprio a Milano, quattro anni fa, fu lanciato il nuovo dispostivo targato Philip Morris, con un obiettivo che, sinceramente, poteva apparire anche una boutade. Infatti, proprio la multinazionale del tabacco per eccellenza puntava a creare un "mondo senza fumo". Oggi, si può dire quanto meno che la Philip Morris fa sul serio. Per il progetto Iqos, infatti, sono stati investiti oltre 4 miliardi di dollari, di cui 1,2 solo in Italia, in grande maggioranza per costruire lo stabilimento a Bologna dove vengono fabbricati i mini stick di tabacco per il device elettronico. Iqos oggi è presente su 43 mercati, e sono oltre 6 milioni i fumatori convertiti, ovvero quelli che hanno abbandonato totalmente le sigarette per usare il device di PMI. 

Tornando al device presentato oggi, il direttore Reduced risk product di Philip Morris Daniel Cuevas, l'ha definito il "miglior Iqos di sempre", più resistente agli urti, con una batteria che dura di più e che si ricarica più velocemente. Ma la verà novità è nella possibilità di personalizzare il device con ben cinquecento opzioni disponibili. 

Comunque, in questo primo bilancio del nuovo viaggio della multinazionale di tabacco, esiste un'ombra che l'amministratore delegato di PMI non nasconde. «Circa l'80% dei fumatori non sa dell'esistenza di un prodotto come il nostro, ovvero non è a conoscenza dell'esistenza di un prodotto che migliora le circostanze della sua vita». Secondo Eugenio Sidoli questo accade anche a causa dei limiti di comunicazione imposti in Italia sul tabacco, a causa di una legge molto restrittiva nata negli anni '60. Una legge pensata - secondo PMI - per un altro contesto storico, culturale e sociale. 

Sidoli chiede apertamete di aprire un dibattito al riguardo: «E' giusto - si chiede -  che chi fuma non sappia dell'esistenza di un dispositivo che migliora le circostanze della sua vita? Stando così le cose gli viene impedito di scegliere in maniera responsabile e informata tra la sigaretta tradizionale e il nostro nuovo prodotto a rischio ridotto». Secondo l'amministratore delegato di Philip Morris Italia gli indicatori dimostrano che negli ultimi dieci anni il numero dei fumatori non è calato in maniera sensibile. E - dal suo punto di vista - il ricorso a questi prodotti a rischio ridotto può incidere in maniera importante soprattutto su coloro i quali dovrebbero smettere di fumare, ma che per un motivo o l'altro, non riesco a separarsi dalla bionde. Per costoro, questo il senso del suo ragionamento, l'informazione sull'esistenza di questi dispostivi a rischio potenzialmente ridotto, può essere molto importante. 

«Il 70% di chi utilizza Iqos - continua Sidoli - lascia del tutto le sigarette tradizionali. Credo ci sia bisogno di una legge diversa per far conoscere questi prodotti più salubri. Di chi sarà la colpa quando ci renderemo conto che alcune persone non abbandonano le sigarette tradizionali perché non sono informate? Dei produttori o delle istituzioni che rischiano di non cogliere il progresso che stiamo vivendo?»

Insomma, meglio cambiare la legge sulla pubblicità dei prodotti da tabacco e agevolare la conoscenza di questi device potenzialmente meno nocivi, o evitare comunque che venga permessa qualsiasi forma di pubblicità e i comunicazione riguardo a tutto ciò che è legato al mondo delle bionde? 

Il dibattito può iniziare
  
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Dicembre 2018, 20:18
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