Coronavirus in Lombardia, lo studio: «Due ceppi diversi»

Coronavirus, San Matteo-Niguarda: «Due ceppi diversi in Lombardia»
Due ceppi diversi per il coronavirus in due tra le aree della Lombardia più colpite dalla pandemia. Ad annunciarlo, in un convegno svoltosi all'Università di Pavia ed organizzato dall'associazione culturale «Nova Ticinum» presieduta dal prof. Mario Viganò, è stato il professor Fausto Baldanti, direttore della Virologia del San Matteo.

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«Grazie a uno studio che abbiamo condotto con il Niguarda di Milano - ha spiegato Baldanti - abbiamo scoperto che ci sono stati due diversi ceppi del virus in Lombardia. Quello circolato nella zona di Bergamo è diverso dal Coronavirus che si è diffuso nelle province di Cremona e Lodi. Due virus differenti tra di loro, per sequenza genetica e caratteristiche, che hanno provocato due diversi focolai».

 
Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Luglio 2020, 18:38
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