È ormai questione di giorni: il Lazio non rischia solo un ritardo sui richiami delle seconde dosi, è a un passo dal blocco totale con le vaccinazioni di AstraZeneca. Il balletto delle consegne a intermittenza è iniziato ormai da settimane e per settimane nella Regione sono arrivati meno vaccini di quelli attesi e previsti sulla carta. Ma ora con le inoculazioni contro il Covid-19, che viaggiano al ritmo delle 20 mila al giorno - e non più 7 mila - con un calendario di prenotazioni che arriva ad aprile, anche una dose in meno fa la differenza.
L’assessore alla Sanità Alessio D’Amato non gira intorno al problema e non usa mezzi termini: «Abbiamo scorte per una settimana». E poi? Oltre ai richiami che rischiano di saltare, dietro l’angolo c’è il blocco totale almeno per quanto riguarda la somministrazione di AstraZeneca.
Vaccini Lazio, è allarme scorte. D'Amato: «Abbiamo dosi per una settimana»
LO STOP
L’azienda, che con il suo antidoto copre ad oggi la metà dei punti vaccinali della Regione, torna a deludere gli accordi: «La consegna del 15 marzo - spiega l’assessore alla Sanità D’Amato - rischia di saltare completamente, delle 60 mila dosi attese viaggiamo ad oggi intorno alle 10 mila e questo non può bastare». Il motivo della disdetta? Non pervenuto, ma l’assessore ha già esposto il problema al commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo chiedendo aiuto. «Si è aperto un proficuo dialogo e sono fiducioso - prosegue D’Amato - siamo disposti a tutto, anche a farci anticipare le dosi, pronti poi a restituirle perché nel Lazio abbiamo costruito e avviato una macchina che, in assenza di regolarità, si ferma».
L’effetto sarebbe drammatico considerate le prenotazioni già raccolte «che arrivano ad aprile inoltrato.
LA GIORNATA
E in questo scenario il Lazio si appresta da lunedì ad entrare in zona rossa perché l’indice Rt è schizzato all’1.31 superando il limite dell’1.25. Le occupazioni nei reparti e nelle terapie intensive restano sotto la soglia critica ma i contagi non arretrano, complice la diffusione delle varianti, inglese e brasiliana per lo più. Ieri i nuovi casi erano 1.757 (-43 sul giorno precedente) ma sono diminuiti notevolmente rispetto a giovedì anche i tamponi eseguiti, tra antigenici e molecolari (-2.009). Nella Regione i focolai di trasmissione da 233 sono passati a 322 e nella Capitale i contagi dilagano dal momento che i nuovi positivi viaggiano a un ritmo di 800 ogni giorno. Anzi, in 24 ore sono anche aumentati passando da 841 nuovi casi di giovedì agli 884 di ieri.
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Marzo 2021, 01:42
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