Anni fa era il fiore all’occhiello del trasporto pubblico romano. Ma oggi la rete tranviaria della Capitale è ridotta ai minimi termini, tra linee chiuse e mezzi vecchi e bisognosi di manutenzione. Il dossier è sul tavolo di Roberto Gualtieri, che già in campagna elettorale si è impegnato a rilanciare il trasporto su ferro di superficie - considerato un asse fondamentale della mobilità romana - realizzando nuove linee e rimettendo a regime quelle esistenti. In particolare, si punta ad avere pronte per il Giubileo (entro il 2024) le tranvie Termini-Vaticano-Aurelio, Togliatti, Verano-Tiburtina, Termini-Parco di Centocelle-Giardinetti, grazie anche alla nomina di commissari che aiuteranno ad accelerare i tempi di realizzazione di queste infrastrutture.
Tram a Roma, la situazione
Tutta la rete tranviaria, 36 chilometri complessivi di binari, è messa davvero male. Dalla fine dello scorso anno è sospesa la linea 2, quella che collega piazzale Flaminio con piazza Mancini, sostituita da autobus molto affollati nelle ore di punta: per la riapertura bisognerà aspettare il 2022, probabilmente dopo l’estate. Secondo i tecnici, inoltre, andrebbero messi rapidamente in campo lavori di sistemazione su via Prenestina, tra largo Preneste e Porta Maggiore - dove transitano i tram 5, 14 e 19 - e in viale Trastevere, sulla linea 8: in entrambi i casi i binari attendono di essere sostituiti da diversi anni. E la 3 è costretta spesso a viaggiare a 10 chilometri orari. L’età media non aiuta: dei 164 mezzi che attualmente compongono la flotta tranviaria di Atac, una quarantina ha superato la soglia dei 70 anni.
I progetti
Se il primo impegno sarà rimettere in sesto binari e mezzi già esistenti, il piano del Campidoglio prevede entro tre anni la realizzazione di quattro nuovi collegamenti.
Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Ottobre 2021, 23:04
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