Coronavirus, romani in fuga dai mercati: «Fermi due banchi su tre»
Coronavirus, cosa mangiare senza rischiare: cautela con carne e pesce crudi
IL TOUR
«Prima ci dicono di stare tranquilli, che non è un'epidemia, che può colpire solo gli ultraottantenni, poi cambiano idea», dice la signora Silvana, mentre si aggira tra i banchi desolati di piazza San Giovanni. «Siamo con le braccia conserte da giorni. Con la chiusura delle scuole la situazione è precipitata. Se continua così saremo costretti a chiudere» dice Maria, titolare di una delle pescherie del mercato Trionfale. Poco più in la, i proprietari di un bar commentano: «Tanto che ce vengono a fa a lavora'». L'unico a non aver perso il sorriso è Ivo che, tra le sue delizie di Ariccia: «Non dobbiamo spaventarci, siamo italiani».
GLI AMBULANTI
Il futuro fa paura anche ai piccoli mercati di quartiere. Al mercato di via Guido Reni molti hanno preferito rimanere a casa così come in piazza Campo dei Fiori e al mercato dell'Unità. Pochi colori anche nel caratteristico mercato dei Fiori dove il responsabile, Marco Romiti, è preoccupato per le numerose cancellazioni degli ordini da parte degli hotel. Inutile addobbare alberghi vuoti: in questo periodo, appena il 10 per cento delle camere sono occupate, un dato mai visto prima. E in Centro si moltiplicano i cartelli con la scritta «Chiuso per ferie».
Barbara Carbone
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Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Marzo 2020, 08:06
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