Coronavirus, D'Amato: «Su quell'aereo era malato 1 su 8, necessari tamponi all'imbarco»
di Mauro Evangelisti
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Non si potrebbero fare i tamponi agli arrivi per tutti i passeggeri da Paesi con altissima circolazione del virus?
«Noi siamo pronti, se serve. Lo abbiamo già fatto con questo volo speciale dal Bangladesh, abbiamo fatto il tampone a 276 passeggeri. Tra loro, tra l'altro, c'è anche chi ha pagato biglietti da 1.500 euro. Ora il ministro Speranza ha detto che approfondirà il tema dei controlli e dei voli in connessione. Noi siamo pronti a dare tutto il supporto. Ma c'è un problema, deve essere chiaro a tutti».
Quale?
«Cerco di essere più chiaro: come Regione Lazio siamo pronti, da domattina, a fare i tamponi a tutti i passeggeri extra Ue, così come li abbiamo fatti a questi del Bangladesh. Però ci deve essere un atto del governo che lo dica. Inoltre, solo per l'operazione del volo di lunedì abbiamo impiegato, 40 tra medici e infermieri, per cinque ore. Questo significa che anche il traffico aereo subisce dei rallentamenti significativi. La responsabilità non può essere solo nostra. Ogni giorno arrivano migliaia di passeggeri extra Ue. Noi non abbiamo problemi, possiamo fare i tamponi a tutti. Ma il governo deve impegnarsi direttamente, tenendo anche conto dei contraccolpi sul traffico aereo. Possiamo anche decidere che in alcuni Paesi si parte solo se hanno fatto il tampone prima. Speranza ha sospeso per una settimana i voli speciali del Bangladesh e ha detto che userà questo tempo per prevedere una soluzione».
Perché c'è il rischio che dal Bangladesh (ma anche da altri Paesi) siano sfuggiti circa 600 positivi?
«Si tratta di un dato statistico che calcoliamo dopo i risultati dei tamponi per questo volo dal Bangladesh. Ovviamente, non tutti erano diretti a Roma. Molti, ad esempio, ci hanno spiegato che la destinazione finale è la Romagna, la riviera, dove devono lavorare in hotel e ristoranti. Intanto, nel drive in dell'Asl Roma 2 stiamo facendo centinaia di tamponi agli immigrati del Bangladesh che sono già qua. Chiediamo a tutti di collaborare, anche a chi magari ha qualche preoccupazione per documenti non in regola. In questo momento, l'unica cosa che ci interessa è fermare l'epidemia».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Luglio 2020, 11:53
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