RIETI - La realtà dei numeri messi nero su bianco da sindacati e associazioni di categoria aiuta a tracciare la mappa di come le posizioni contrarie al Green Pass possano mutare la geografia del lavoro, disegnando anche nuove priorità sociali.
Ma sotto la superficie dell’assenza di criticità testimoniata ieri da chi ogni giorno tasta il polso del mondo del lavoro si trovano anche imprenditori che, consapevoli delle procedure da adottare in caso di dipendenti reticenti a presentare la certificazione, sanno già quali adempimenti normativi dovranno adottare.
E che, proprio per questo motivo, non hanno formalmente segnalato ad associazioni e sindacati la loro situazione, che però esiste, eccome.
Come quella che da ieri sta vivendo un piccolo imprenditore edile della provincia di Rieti il quale, dietro richiesta dell’anonimato, si è offerto di raccontare a Il Messaggero la vicenda che lo vede coinvolto nella decisione assunta da un suo dipendente contrario al vaccino.
«Questa persona lavora con me da diciannove anni - racconta l’imprenditore che chiameremo Gabriele - Ero già da tempo a conoscenza della sua contrarietà a sottoporsi a vaccinazione, ma qualche settimana fa mi aveva chiesto un giorno di permesso per potersi andare a vaccinare, giornata che ho comunque deciso di retribuirgli.
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Ottobre 2021, 00:10
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