Papa Bergoglio: «I soldi sono una rovina per la Chiesa»
di Franca Giansoldati
Nella cattedrale di San Pietro, preti, suore, religiosi e diaconi, ascoltano la consueta schiettezza del Papa che, parlando a braccio, va al centro delle questioni che più gli stanno a cuore. «Due vizi che ci sono dappertutto. Forse a Bologna no, ma si vedono ovunque. Uno è il pensare il servizio presbiterale come carriera ecclesiastica. Io mi riferisco ad un vero atteggiamento arrampicatore: questa è peste, gli arrampicatori che cercano di farsi strada e hanno le unghie sporche sempre perchè vogliono andare su» e poi «la questione dei soldi».
«Quando crollano i beni di un istituto, quando va giu' la ricchezza di un istututo io dico 'grazie Signore!’, perche’ da quel momento andranno nella via della speranza». Francesco indica nell’attaccamento
ai beni uno dei problemi maggiori della Chiesa di oggi, e questo riguarda prima di tutto i religiosi che hanno i tre voti». Secondo Bergoglio, «i soldi sono una rovina per la vita consacrata: quando un istituto comincia a
incassare, il Signore e’ tanto buono che gli manda un economo brutto
che fa crollare tutto, e’ una grazia».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Ottobre 2017, 14:32
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