Prenotano una vacanza in riva al mare a Malta: si ritrovano alloggiati nel centro commerciale

Prenotano una vacanza in riva al mare a Malta: si ritrovano alloggiati nel centro commerciale
Risarciti dalla compagnia assicurativa dell'agenzia di viaggi, della metà del denaro speso, dopo una vacanza rovinata. L’odissea di una coppia di fidanzati della Riviera del Brenta è iniziata l'anno scorso, quando i due sono partiti per le tanto agognate vacanze a Malta: una settimana al mare, solo spiaggia e relax, peccato che i due si siano ritrovati a soggiornare dentro un centro commerciale in una città della “movida”. I turisti, attraverso Studio 3A, hanno chiesto i danni, ottenendo un congruo risarcimento.

La 25enne studentessa di Mira e il suo ragazzo, un 28enne di Fossò, avevano prenotato presso un’agenzia di viaggi della zona un soggiorno per una settimana, dal 13 al 19 agosto 2017, a Malta, in località Sliema presso il The Strand hotel & Suites, al prezzo di 880 euro ciascuno: un luogo di mare scelto appositamente per la sua tranquillità, perché la coppia voleva rilassarsi e ricaricare le pile lontano dal caos e dai rumori della vita di città.

Alla vigilia della partenza, però, i due giovani, che già avevano avuto dei problemi per il ritiro dei biglietti aerei, uno dei quali riportava un nominativo errato, vengono informati dall’agenzia che la camera dell’hotel prescelto non è più disponibile e che sono stati spostati al Be.Hotel a St. Julian. I due turisti esprimono subito tutte le loro perplessità, perché la nuova destinazione è tutt’altro che “tranquilla”: St. Julian è considerata “l’Ibiza” dell’isola per le sue discoteche, i locali, la vita notturna. Ma dall’agenzia li rassicurano, asseriscono che l’hotel si trova in una posizione defilata rispetto al centro, e la coppia parte. Quando però i due fidanzati giungono a destinazione scoprono che l’hotel si trova in realtà all’interno di un grande centro commerciale, il Bay Street, che è nel cuore di St. Julian. Per non parlare della camera assegnata: ricavata nello stanzino dove ci sono le scale di emergenza, sporca, con un letto da una piazza a mezzo accanto al quale si trova una colonna che impedisce a chi dorme da quel lato di scendere da quella parte, con un bagno minuscolo e affacciata sui locali della città che già dal primo pomeriggio sono animati e rumorosi. I due turisti reclamano in reception, ma riescono a ottenere solo l’assegnazione di un’altra stanza, con le stesse caratteristiche della precedente, ma che quanto meno dispone di due letti singoli che, uniti, possono formarne uno matrimoniale più confortevole e senza ostacoli attorno. Ed è solo una delle brutte sorprese. Dopo una notte insonne per i continui schiamazzi notturni, i due malcapitati scoprono anche che il ristorante serve tutto quanto il centro commerciale, con le relative conseguenze (via vai continuo, tavoli sempre pieni dei resti di cibo dei clienti precedenti), e che la spiaggia dista cinque chilometri dall’’hotel. I due turisti contattano anche l’agenzia di viaggi di Spinea, la quale assicura loro un altro cambio di stanza, che tuttavia non avverrà mai. Una volta rientrati, però, i due hanno deciso di chiedere un giusto risarcimento per il danno cagionato loro da tutti questi disagi e dal fatto di non aver potuto godere dei servizi che erano stati loro garantiti e che avevano profumatamente pagato. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Maggio 2018, 15:04
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