Regionali Basilicata, quali conseguenze può avere il voto sul governo nazionale?

Per il centrodestra, vincere con un buon margine in terra lucana significa tirare la volata alla sfida delle Europee. Forza Italia, obiettivo 10%

Regionali Basilicata, quali conseguenze può avere il voto sul governo nazionale?

di Andrea Bulleri

Per il centrodestra, l'obiettivo è tirare la volata alla sfida che conta davvero, quella delle Europee. Per il centrosinistra, riprendere fiato dopo il caos Bari, e provare a ricucire lo squarcio che si è aperto nel campo largo tra Elly Schlein. e Giuseppe Conte. Rush finale di campagna elettorale in Basilicata, dove si vota domenica e lunedì per le Regionali. Ieri il comizio della segretaria Pd Elly Schlein a sostegno di Piero Marrese, presidente della provincia di Matera; oggi il palco unitario dei leader del centrodestra che spingeranno per la riconferma del forzista Vito Bardi. C'è pure un terzo candidato, l'outsider Eustachio Follia di Volt. Ma la sfida vera è a due, Bardi-Marrese. 

Sfida che il centrodestra non può permettersi di perdere. A meno di non riaprire discussioni e rese dei conti interne sul modello di quelle andate in scena all'indomani della sconfitta in Sardegna di febbraio. Anche se, a differenza di Cagliari dove il candidato fu cambiato in corsa (con la staffetta tra Paolo Truzzu e Chrisian Solinas), stavolta si gioca per il bis. Motivo per cui un'eventuale débalce verrebbe imputata ai cinque anni di governo regionale appena trascorsi. E non a scelte sbagliate della maggioranza a Roma. 

Ma i tre partiti del centrodestra sono certi che non sarà questo lo scenario. E i sondaggi, almeno gli ultimi pubblicabili, davano loro ragione, con l'ex generale delle fiamme gialle Bardi piazzato tra i 5 e i 10 punti di scarto davanti allo sfidante di centrosinistra. 

La battaglia di Forza Italia

Una partita strategica soprattuto per Forza Italia. Un po' perché gli azzurri giocano in casa, avendo insistito fin dall'inizio per puntare sul bis del loro uomo (che a un certo punto sembrava dovesse essere rimpiazzato dall'ex senatore leghista Pasquale Pepe, uomo forte del Carroccio in Regione).

Un po' perché il partito di Antonio Tajani punta a bissare il successo ottenuto in Abruzzo, incassando un consenso che vada oltre la doppia cifra. E che sia di buon viatico per l'obiettivo 10% alle Europee che si è data Forza Italia. 

Diversi i calcoli che si fanno a via della Scrofa. Per Fratelli d'Italia, la sfida lucana non è vitale come quella (vinta) in Abruzzo, dove Giorgia Meloni aveva scelto di chiudere la campagna delle Politiche e dove si era candidata alla Camera. Ma l'imperativo, anche qui, è vincere: una sconfitta azzopperebbe il piano del centrodestra di fare filotto alle Regionali 2024. Anzi, dopo la sconfitta in Sardegna, rischierebbe di portare la bilancia delle sfide nelle regioni nella prima metà dell'anno verso il pareggio. E la premier non è intenzionata a cedere tanto spazio a un'opposizione fiaccata dai dibattiti interni. 

L'obiettivo della Lega

Infine, la partita della Lega. Che nel 2019 a queste latitudini arrivò a sfiorare quota 20%. Un record storico, in terra lucana. Cinque anni dopo, difficilmente l'ordine di grandezza dei consensi per il Carroccio sarà lo stesso (del resto quella era l'epoca del picco di popolarità di Matteo Salvini). L'obiettivo, in ogni caso, è rivendicare il secondo gradino del podio nel centrodestra, piazzandosi davanti a Forza Italia. L'asticella l'ha messa lo stesso Salvini oggi a Matera prima di arrivare a Potenza per il comizio: «L'obiettivo è che il centrodestra vinca e vinca di tanto, con un ottimo risultato della Lega sia in provincia di Potenza sia in provincia di Matera». Magari strappando un assessore in più agli alleati. Perdere no, non è un'opzione per nessuno. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2024, 17:23
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