Di Maio, il nuovo gruppo si chiamerà "Insieme per il futuro". Via alla diaspora alle Camere: già in 60 hanno lasciato il M5s

Per costituire un gruppo a Montecitorio, in base al regolamento, servono venti deputati

Il nuovo gruppo si chiamerà "Insieme per il futuro". Via alla diaspora dei dimaiani

Si chiamerà «Insieme per il futuro» e sono già in 60 tra deputati e senatori. Il nuovo gruppo di Luigi di Maio si sta formando in queste ore dopo il lungo scontro all'interno del M5s. Per costituire un gruppo a Montecitorio, in base al regolamento, servono venti deputati. E sarebbero già una sessantina i parlamentari vicini al ministro Di Maio, tra Camera e Senato, che hanno firmato per la costituzione di nuovi gruppi. «L'entusiasmo cresce», riferiscono alcuni parlamentari coinvolti nell'operazione. 

E praticamente tutti erano all'hotel Bernini Bristol di Roma in piazza Barberini. Da Sergio Battelli a Laura Castelli, da Primo Di Nicola a Carla Ruocco, passando per Francesco D'Uva, Simone Valente, Daniele Del Grosso, Simona Nocerino, Vincenzo Presutto e tanti altri. 

Nella diaspora grillina, alla Camera sarebbero diversi i deputati pronti a seguire l'ex capo politico. Tra questi vengono annoverati l'ex sottosegretario Gianluca Vacca, Sergio Battelli, Alberto Manca, Caterina Licatini, Luigi Iovino, Davide Serritella, Daniele Del Grosso, Paola Deiana e Filippo Gallinella. Anche la deputata Elisabetta Barbuto starebbe accarezzando l'idea di lasciare il Movimento per seguire Di Maio, che la scelse candidandola al collegio uninominale di Crotone. Suoi fedelissimi sono considerati la viceministra all'Economia Laura Castelli e parlamentari o ex membri di governi precedenti come Manlio Di Stefano, Vincenzo Spadafora, Mattia Fantinati, Sergio Battelli, Dalila Nesci, Virginia Raggi, Claudio Cominardi Primo di Nicola, gli ex sottosegretari Vacca e Valente.

Anche al Senato in molti potrebbero seguire il ministro degli Esteri.

Tra gli eletti a Palazzo Madama girano i nomi di Emiliano Fenu, Fabrizio Trentacoste e Antonella Campagna, oltre a quelli di Vincenzo Presutto, Primo Di Nicola e Simona Nocerino.

Di Battista: ora si comprende la mia scelta

Alessandro Di Battista ha commentato così su Facebook il momento del suo ex partito: «Della nuova scissione del Movimento 5 stelle ( e della nascita del nuovo gruppo “atlantisti e europeisti” o “moderati e liberali”, non mi importa nulla. Ho lasciato il Movimento esclusivamente per questioni politiche quando venne presa la decisione scellerata (e suicida) di entrare nel governo dell’assembramento. Ciò che avviene oggi è soprattutto frutto di quei giorni. Un movimento nato per non governare con nessuno ha il diritto di evolversi e governare con qualcuno per portare a casa risultati. Non ha alcun diritto di governare con tutti per portare a casa comode poltrone. Si chiama ignobile tradimento. Non senso di responsabilità. Forse adesso, e soltanto adesso, alcuni attivisti del Movimento stanno comprendendo le ragioni delle mie scelte passate e anche di quel che dicevo in passato».

 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Giugno 2022, 00:47
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