Simona Ventura: «Io e Chiara Ferragni separate alla nascita»
di Ilaria Ravarino
Chiara Ferragni: «Obiettivo quotazione in Borsa. Gli uomini? Non ci prendono sul serio»
Chiara Ferragni incinta del secondo figlio, per i fan non c'è nessun dubbio
Secondo lei perché ha accettato l'intervista?
«Perché Rai2 manda in onda il suo film prima dell'intervista, Chiara Ferragni Unposted. All'inizio aveva detto di no. Poi ha visto il progetto e ha accettato. A titolo gratuito».
Intervista libera o censurata?
«Libera, pur considerando che ha un gruppo strettissimo di collaboratori che le fa cordone intorno e controlla tutto. Poi però è disposta ad aprirsi. Le ho chiesto quello che volevo».
Anche se è incinta?
«Le ho detto: anche se fossi incinta, non te lo chiedo perché so che fino al terzo mese non si dice. E lei mi ha sorriso. Secondo me potrebbe essere un sì».
Cosa avete in comune?
«Innanzitutto non siamo connotate politicamente. Non sarei in grado di stare in Parlamento, anche se me lo hanno chiesto tante volte, un po' tutti. Ma sempre con diffidenza: per il centrodestra ero troppo di sinistra, a sinistra parevo di destra. Sono poco gestibile. Ma se serve so essere parte dell'ingranaggio».
Ha detto che vorrebbe Ferragni ministro. Perché?
«Perché è un esempio. Nella classifica di Forbes è tra i pochi italiani. E se siamo pochi è perché non sappiamo fare gruppo. Lei e Fedez hanno raccolto cinque milioni per una terapia intensiva durante il Covid, e tutti a dire che non serviva, che era inutile. Siamo un paese arroccato nell'odio e nell'invidia».
Entrambe dividete. Perché?
«Perché abbiamo fatto cose nuove: lei con i social, io con la conduzione. Destabilizziamo. Siamo pop, imprudenti. Però ecco: senza una come Chiara Ferragni non avremmo avuto la modella alternativa di Gucci».
Da ex modella: le piace?
«Non è una bellezza non convenzionale. È brutta. Ma è un'operazione geniale. Passa il messaggio che tutte le donne possono vestirsi così».
Ferragni e Fedez, lei e Bettarini. Analogie?
«Ai nostri tempi eravamo una coppia molto mediatica. Una volta, a cena da Dolce e Gabbana, arrivarono anche Victoria e David Beckham: ci presentarono a loro come i Beckham d'Italia. Victoria mi ricorda Chiara. Programmatrice e business woman ma leonessa in famiglia».
Con Chiara si è parlato di figli?
«Del senso di destabilizzazione che si prova all'inizio. Quando ho fatto il primo test di gravidanza il mio assistente ha pianto tutta la notte. Ha pianto anche il mio agente, che era Lele Mora. Pensava di aver perso la gallina dalle uova d'oro».
Poi ne ha avuti tre: ci ha preso gusto?
«I figli sono stati la benzina del mio motore. L'arrivo di Caterina, poi, per me è stato un segno di Dio. Con Dio ho un rapporto molto intimo. Gli parlo spesso».
In cosa è diversa da Ferragni?
«Lei pensa al futuro, io al presente. Non programmo. Non aspetto più la telefonata. Non ho l'ansia di mettere la bandierina sulla prossima stagione tv».
Tornerà a fare la giornalista?
«Mi mancano le interviste lunghe, alla Giovanni Minoli. Uno come lui, se fossimo in un altro Paese, sarebbe dirigente».
Un ruolo dirigenziale per lei?
«Tempo al tempo. Non sgomito. Sanno che ci sono».
Lavora a progetto: vorrebbe l'esclusiva?
«Mi trovo bene così. I vecchi contratti che facevano in Rai ormai ce li sogniamo. E poi ho 2 progetti per Discovery che vorrei girare al più presto. Per fortuna la gente ha cominciato ad accanirsi sui compensi dopo che me ne sono andata. Fabio Fazio l'hanno messo in croce».
Tornerà su Rai2?
«A dicembre registro una prima serata che andrà in onda nella primavera del 2021, sarà un programma leggero in cui farò la conduttrice caciarona. Se ci fossero stati i soldi avrei rifatto anche Settimana Ventura. E poi mi piacerebbe che la Rai tornasse a fare i reality. Cose nuove, di qualità. Potrei scriverne uno io».
Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Settembre 2020, 10:47
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