Una scultura di età romana, probabilmente sottratta illegalmente all’Italia sta creando problemi a Kim Kardashian, influencer e star di una delle famiglie più famose d’America. La Kardashian, di recente tornata alla ribalta per il divorzio «amichevole» dal rapper Kanye West, viene citata in documenti legali come l'importatrice di una statua che le autorità americane hanno bloccato in dogana cinque anni fa all'arrivo nel porto di Los Angeles.
Descritta nei documenti di importazione come «Frammento dell'Atena Samia di Mirone, Calcare, Romana, primo-secondo secolo d.C.», la scultura sarebbe stata scavata e esportata illegalmente dall'Italia che adesso ne chiede la restituzione, si legge in nuovi documenti depositati la scorsa settimana presso una corte federale di Los Angeles.
Kim Kardashian must forfeit an ancient Roman sculpture that experts say was looted from Italy: https://t.co/4RsT0upxXC pic.twitter.com/jbmuhPV5j4
— Artnet (@artnet) May 4, 2021
Il caso risale al 2016, quando la statua arrivò in una cassa contenente 40 tra «antichità, mobili moderni e oggetti decorativi» per un valore di 745.882 dollari. La statua - riporta ArtNet News - era stata esportata sulla base di un tariffario doganale per «antichità di età superiore a 100 anni», non come materiale di scavo.
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Le prime indagini avevano messo in luce contraddizioni nei documenti sulla provenienza.
La nuova richiesta della procura americana non ipotizza reati da parte della diva, né si sospetta che la Kardashian fosse a conoscenza della provenienza potenzialmente illegale. Un portavoce di Kim ha preso le distanze dalle notizie emerse sui media Usa definendole «non accurate». Kim, ha detto il portavoce al Daily Mail, «non ha mai comprato questo reperto e questa è la prima volta che apprende della sua esistenza».
Secondo documenti della procura, Kim e Kanye avrebbero acquistato l'Atena dalla galleria di Axel Vervoordt, il mercante d'arte e interior designer belga responsabile del rifacimento della villa acquistata dalla coppia nel 2013 a Calabasas: «Un'oasi di luce e di purezza» l'aveva definita a cose fatte il magazine “Architectural Digest”, mentre lo stesso rapper, che aveva incrociato il gallerista tra fiere dell'arte e mostre a Maastricht e Venezia, aveva parlato di «un monastero belga futurista». Vervoordt avrebbe comprato la statua dalla galleria Chanel di Parigi e questa, parlando con Artnet News, ha difeso la legittimità della provenienza: verrebbe da una casa d'aste in Germania che a sua volta l'avrebbe acquistata da una collezione britannica.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Maggio 2021, 20:32
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