L'OMICIDIO DI FIUMICINO

L'OMICIDIO DI FIUMICINO
Enrico Chillè
«L'ho colpita più volte alla testa, con un bilanciere della palestra, poi le ho messo un sacchetto di plastica in testa per soffocarla e l'ho gettata nel canale». Andrea De Filippis, ex poliziotto e personal trainer, ha confessato di aver ucciso Maria Tanina Momilia, la 39enne scomparsa domenica scorsa da Fiumicino e rinvenuta cadavere in un canale, in zona Isola Sacra, nella mattinata di lunedì.
De Filippis, su cui si erano concentrati i sospetti negli ultimi giorni, inizialmente aveva sempre sostenuto la propria innocenza, salvo presentarsi, ieri intorno a mezzogiorno, nella caserma dei carabinieri di Fiumicino e confessare il delitto. Il femminicidio sarebbe avvenuto domenica mattina, intorno alle 10, in seguito ad un litigio tra l'ex poliziotto e la donna. «Ho agito in preda ad un raptus - ha confessato l'uomo - dovevo assolutamente liberarmi da questo peso». Oltre alla confessione, ad inchiodare De Filippis c'erano i tabulati telefonici, che avevano confermato dei contatti tra il suo cellulare e quello di Maria Tanina, ed alcune tracce di sangue, rinvenute su un tatami della palestra frequentata dai due e compatibili col profilo genetico della donna. Gli inquirenti hanno anche accertato che Maria Tanina, in almeno due occasioni, aveva avuto un diverbio con la compagna di De Filippis e ora la procura di Civitavecchia sta approfondendo anche la posizione dell'altra donna.
Il corpo di Maria Tanina era stato rinvenuto nel canale per caso, da un operaio che si trovava sul posto per lavoro. Subito dopo la scomparsa, il marito aveva lanciato un appello sui social, prima di ricevere, neanche 24 ore dopo, la peggiore delle notizie.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Ottobre 2018, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA